Il Tour delle Ville Medicee

Sulle tracce della Famiglia de’ Medici.

Potente, ambiziosa, amante della cultura e delle scienze, la famiglia de’ Medici (che diede i natali a tre Papi e a due regine di Francia) esercitò la sua illuminata sovranità in Toscana fra il XV e il XVII secolo lasciando testimonianze straordinarie. Fra queste le Ville Medicee, riconosciute nel 2013 patrimonio dell’Unesco quale espressione più alta dei valori dell’armonia, dell’euritmia e della misura propri dell’Umanesimo e del Rinascimento.

La storia di Villa Campestri si intreccia in svariati momenti con quella de’ Medici, grazie ai legami che i proprietari dell’epoca, i nobili Roti Michelozzi, intrattenevano con i sovrani del Granducato. Vogliamo citare un episodio curioso: il 27 febbraio 1573 nacque a Campestri il figlio naturale di Giacomo Boncompagni, a sua volta figlio legittimo del Papa Gregorio XIII, la cui madrina fu Isabella De’ Medici e il padrino il Cardinal Ferdinando I de’ Medici. La curiosità è che il padre del bambino, Giacomo Boncompagni appunto, fu l’ultimo figlio di un Papa ad essere dichiarato legittimo prima della Riforma della Chiesa.

Le Ville Medicee diventano Patrimonio Unesco.

Nel corso del 37° Committee World Heritage UNESCO è stato approvato l’inserimento delle “Ville e giardini medicei in Toscana” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Dalle severe fortificazioni trecentesche del Castello di Cafaggiolo e del Castello del Trebbio fino ai meravigliosi esempi architettonici rinascimentali di Poggio a Caiano e Villa di Artimino, le Ville Medicee punteggiano il paesaggio toscano da oltre 7 secoli. Il Granduca si spostava da una Villa all’altra: cacciava nel Parco Mediceo di Pratolino, al Castello del Trebbio, si riposava in primavera nella Villa di Fiesole, mentre ad Artimino placava i bollori dell’estate fiorentina. Sono le Ville Medicee che testimoniano la magnificenza dei signori di Firenze ma anche il loro amore per arte, architettura e natura. Non a caso uno dei capolavori del Manierismo, l’affresco di Vertumno e Pomona di Jacopo Pontormo si trova a Villa di Poggio a Caiano.

Giuliano da Sangallo, Bernardo Buontalenti e Michelozzo Michelozzi progettarono sotto commissione di Cosimo il Vecchio e di Lorenzo il Magnifico alcune delle più importanti Ville Medicee.

Pittori, scultori di grande fama, furono chiamati per abbellire le Ville con i loro capolavori. Giambologna, Filippino Lippi, Andrea Del Sarto portarono la loro sapienza artistica alla corte dei Medici.

Le 4 tappe.

Le Ville Medicee furono veri e propri microcosmi culturali dove, grazie al mecenatismo delle famiglie nobili toscane, lo sviluppo delle arti e delle scienze ricevette un impulso impareggiabile.

Purtroppo non è possibile visitarle tutte, poiché alcune sono private. Ci dovremo quindi accontentare di fare tappa in quattro Ville, ma non preoccupatevi: avrete da che riempire occhi e cuore. Ecco alcune suggestioni di ciò che potrete ammirare, frutto delle nostre numerose visite.

Villa Medicea a Poggio a Caiano.

Era una delle residenze estive della famiglia Medici. Di grande interesse sono i giardini che circondano la Villa, arricchiti da rare specie vegetali e da alcune statue, come quella in terracotta raffigurante la cattura della ninfa Ambra da parte di Ombrone descritta da Lorenzo de’ Medici nel suo poemetto “Ambra”. La Villa è sede del magnifico Museo della Natura Morta, dove sono esposti ben 184 capolavori di natura morta, raccolti fra il 1500 ed il 1700 dai maggiori mecenati del tempo. Uno dei capolavori del Manierismo toscano, l’affresco di Vertumno e Pomona di Jacopo Pontormo si trova a Villa di Poggio a Caiano.

Villa Medicea “La Petraia”.

Distante pochi chilometri da Firenze era il rifugio prediletto dei granduchi della famiglia Medici. Da ammirare l’allestimento permanente delle 14 lunette raffiguranti altrettante ville medicee toscane, dipinte dall’artista fiammingo Giusto van Utens. Realizzate per volere del terzo granduca Medici, Ferdinando I, adesso trovano unificata e definitiva collocazione nella Villa medicea della Petraia, dopo accurato restauro.

Parco e Giardino della Villa Medicea di Castello.

Era la residenza preferita di Cosimo I de’ Medici. Il giardino, progettato nel 1538, un anno dopo l’ascesa al potere del giovane duca, venne studiato per celebrare il potere del principe attraverso la simbologia delle sue statue, delle fontane, e delle grotte. Lo splendido giardino è ricco di agrumi e piante rare. Nella limonaia si può ammirare un pompelmo risalente ai tempi di Cosimo I.

Parco Mediceo di Pratolino.

Davanti all’ingresso del Parco Avventura Il Gigante c’è l’ingresso del giardino. Il Parco è immenso ed è suddiviso in 17 aree. L’opera più nota è “Il Gigante dell’Appennino”, eretto dal Giambologna fra il 1579 ed i 1580. Da visitare anche la “Grotta di Cupido” costruita dal Buontalenti nel 1577.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi allo staff di Villa Campestri Olive Oil Resort al numero di telefono +39 055 8490107 o inviando una mail.

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