A scuola dalle api

Vi sveliamo il più dolce dei segreti.

Vi siete mai chiesti come fanno le api a produrre il miele o com’è fatta un’arnia? Quanto vive in media un’ape operaia, un’ape regina, un fuco? Come fa l’apicolore a smielare un’arnia?

Il nostro mini-corso sul mondo delle api spiegherà tutto questo e ci aiuterà ad apprezzare ancora di più  questo insetto dalla cui salute dipende la vita di tutto il pianeta. Basti pensare che la recente moria di api dovuta all’inquinamento e all’uso di pesiticidi ha messo in ginocchio le coltivazioni di interi paesi.
Ma vediamo le fasi del nostro mini-corso condotto dal nostro agronomo Gemma.

Visita alle arnie.

Raggiungiamo in auto il campo in cui sono poste le arnie di Villa Campestri. Analizzeremo un’arnia didattica e cioè un’arnia vuota composta dal nido e dal melario, e impareremo a capire come si muovono le api al suo interno.

Poi ci avvicineremo alle arnie, sempre mantenendo una distanza di sicurezza, e qui l’esperto agronomo parlerà dell’organizzazione dell’alveare raccontando aspetti molto particolari.
Ecco una piccola anticipazione che ci fa Gemma:

“Pochi sanno che è l’ape bottinatrice a succhiare e accumulare il nettare in una sorta di stomaco che si chiama ingluvie, o borsa melaria. Tramite enzimi digestivi l’insetto trasforma il saccarosio del nettare in glucosio e fruttosio che viene rigurgitato nelle cellette e sigillato con la cera. A questo punto il miele viene disidratato tramite l’attività di api ventilatrici che sfregano in continuazione le loro ali per fare vento e ridurre l’acqua all’interno del miele depositato. Dopo circa un mese di questo particolare trattamento il miele è “maturo” per essere consumato. Da chi? Lo scoprirete nel nostro mini-corso.”

La smielatura e la degustazione dei mieli

Lasciamo il campo e il ronzare delle api e torniamo alla Villa, dove nella nostra Oleoteca scopriremo come si fa la smielatura, passando il coltello opercolatore sui telai del melario e rimuovendo cosi la cera che chiude le cellette piene di miele. Infine, inseriamo il telaio nello “smielatore”, un cilindro d’acciaio azionato a mano da una manovella. Chi si offre volontario?

Il dolce assaggio.

A questo punto è arrivato il momento di assaggiare un po’ del miele appena “smielato” e altri 3 tipi di mieli monofloreali, imparando a scoprire la differenza fra l’uno e l’altro, passando dalla valutazione organolettica del colore, a quella dell’odore e infine al gusto.

La durata dell’esperienza è di circa 2 ore ed il costo è di € 80,00 a persona. Minimo 2 partecipanti.

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