Fra le grandi opera dell’architettura sacra medievale europea, un posto d’onore lo merita sicuramente il duomo di Siena.
La prima parte della costruzione venne probabilmente edificata nella seconda metà del 1100, se si dà credito a notizie successive che parlano di una sua consacrazione nell’anno 1179 da Papa Alessandro III, dopo la pace con Federico Barbarossa.
Tuttavia, altre fonti danno l’anno 1195 come quello in cui iniziarono i lavori di costruzione, per concludersi poi nel 1215, e altre ancora proprio il 1215 come inizio. Quello che sembra abbastanza certo è che in quello stesso luogo ci fosse già una chiesa cattolica, sorta a sua volta sui resti di un tempio di epoca romana dedicato a Minerva.
In ogni modo, dal 1226 abbiamo documenti che testimoniano l’acquisto di materiali per la costruzione.
A questo riguardo, bisogna ricordare che il progetto iniziale cambiò più volte, e la costruzione venne ampliata fino a comprendere una serie di edifici.
Per esempio, una seconda e importante fase di costruzione ebbe inizio nel 1339, poi interrotta per la peste nera del 1348 e successivamente ripresa.
Le diverse fasi costruttive sono per esempio evidenti nella facciata, in marmo bianco con decorazioni in serpentino e rosso.
La si può infatti dividere in due parti, quella inferiore e quella superiore.
All’interno, è possibile ammirare capolavori architettonici, scultorei e pittorici che vanno dalla fine del 1200 fino a metà dell’Ottocento.
Anche il pavimento fu costruito in molte tappe, e venne completamente realizzato soltanto nell’Ottocento.
L’unicità del pavimento del Duomo di Siena sta nel fatto che è composto da 56 riquadri, con soggetto diverso, completamente costituiti da tarsie marmoree, cioè sezioni di marmo pregiato tagliate molto sottili, di una certa grandezza, che poi vengono accostate per ottenere il disegno desiderato.
Una tecnica vicina al mosaico ma molto più complessa e di difficile realizzazione.
La tradizione vuole che l’opera venisse concepita dall’artista senese Duccio di Buoninsegna, primo maestro e fondatore della scuola senese, che morì probabilmente nel 1319.
Abbiamo poi notizie della realizzazione di alcuni pannelli nel 1339, pannelli che sono stati poi sostituiti e di cui non abbiamo più traccia.
I pannelli furono creati da molti artisti diversi, quasi tutti senesi, fra cui spicca il nome di Domenico Beccafumi, attivo nella prima metà del 1500, che ne compose ben 35.
Il pulpito è invece stato creato nei primi anni di vita del Duomo, si ritiene fra il 1265 e il 1268, dall’artista Nicola Pisano.
È il massimo esempio di scultura sacra italiana del periodo, e uno dei massimi a livello mondiale.
Vi si accede tramite una scalinata abbastanza ampia, ha pianta ottagonale ed è sostenuto da otto colonne. Quattro di queste sono a loro volta poggiate su leoni.
I riquadri laterali sono interamente scolpiti, con scene della vita di Cristo dalla nascita alla crocifissione; le ultime due scene rappresentano invece il giudizio universale con la condanna dei dannati e la salvezza degli eletti.
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