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Vicchio: il paese natale di Giotto di Bondone

giotto a vicchio

Sul colle di Vespignano, nei dintorni di Vicchio, a pochi chilometri da Villa Campestri Olive Oil Resort, sorge la Casa natale di Giotto di Bondone, considerato, insieme al maestro Cimabue, l’artista più famoso del medioevo italiano.

Vissuto tra 1276 e il 1337 e sepolto nell’antica cattedrale di Santa Reparata, a Firenze, a lui si devono opere come la Maestà degli Uffizi, la Croce di Santa Maria Novella, gli affreschi della Cappella degli Scrovegni e della Basilica di Assisi. Pochi sanno però che Giotto nacque proprio tra le colline del Mugello, in un umile dimora di contadini che negli ultimi anni è stata ristrutturata e trasformata in museo, aperto al pubblico.

Opere di Giotto a Vicchio.

Giotto di Bondone nacque a Vicchio e visse tra il 1276 e il 1337. Sebbene lavorò in diverse città, alcune delle sue opere più importanti si trovano a Firenze, Roma, Assisi e Padova.

Tuttavia a Vicchio si trovano anche alcune opere di Giotto. Ad esempio, il dipinto “Madonna di San Giorgio alla Costa” è occasionalmente esposto al Museo d’Arte Sacra Beato Angelico di Vicchio. Nel 2017, inoltre, sono state esposte nel Mugello due tavole con la Madonna col Bambino, di cui una in prestito dal Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze.

Infine, nel 2017, è stata inaugurata a Vicchio la mostra “Sotto il cielo di Giotto”, che comprendeva un’opera di Giotto.

La Casa di Giotto a Vicchio

La casa di Giotto, costruita in epoca medievale, infatti, aveva subito già restauri nel corso del 1800 che ne avevano modificato l’aspetto originale, arricchendola con riquadri di pietra alle finestre e con un portale di stile goticizzante.

Dopo i danni subito a causa del terremoto del 1919, con il crollo dell’intero primo piano, la casa è stata ristrutturata due volte: la prima nel 1967 dalla Soprintendenza e poi ancora nel 2002, quando è stata trasformata in Museo grazie anche alla realizzazione di percorsi didattici.

La casa di Giotto è visitabile nei fine settimana, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con possibilità di aperture straordinarie per gruppi. Per avere maggiori informazioni è possibile telefonare allo 055 8439225 o inviare una mail a: ufficio.cultura@comune.vicchio.fi.it

Per chi vuole immergersi nella storia di Giotto e ripercorrerne le tappe consigliamo anche una visita alla statua del pittore, posta in piazza Giotto, nel centro di Vicchio e al Ponte della Ragnaia, nel fondovalle di Vespignano: qui secondo la leggenda, Cimabue incontrò il pastorello Giotto che stava disegnando una pecora su una pietra e ne rimase talmente impressionato da volerlo come allievo.

(Foto di Andrea Lapi)

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