Pienza raramente rientra fra le più comuni mete turistiche di chi visita la Toscana. Davanti a Firenze, Pisa o Siena, chi si perderebbe nelle campagne della Val d’Orcia per andare alla scoperta di una cittadina di provincia? Eppure ci sarà un motivo se l’intero comune nel 1996 è divenuto Patrimonio Unesco! Siamo in provincia di Siena, in un paesaggio fatto di morbide colline, cipressi, torrenti e stradine alberate… e borghi medievali che sbucano qua e là.
Fino al XV secolo Pienza era un villaggio chiamato Corsignano.
Ma in quel villaggio era nato Papa Pio II il quale, viaggiando verso il nord nel 1462 e vedendo come era ridotto in miseria il suo luogo nativo, decise di rivalutarlo.
Il villaggio degradato divenne in pochi anni una cittadina ordinata ed elegante, la “città di Pio”, Pienza, appunto.
Ma cosa fece di tanto straordinario Pio II, il quale tra l’altro morì prima di vedere i lavori terminati? Basta andare a Pienza oggi per capirlo.
L’architetto papale a cui fu affidato il progetto di rivalutazione del posto si ispirò a quella “città ideale” tante volte dipinta e mai realizzata.
E di fatto il centro storico di Pienza richiama un po’ quell’ordine rinascimentale di linee, colori e stili. La piazza principale è contornata da cattedrale, municipio, Palazzo Borgia, Palazzo Piccolomini.
La bellezza rinascimentale della bianca Concattedrale di Santa Maria Assunta si completa con gli interni, semplici nelle decorazioni ma bellissimi di linee gotiche leggere.
Il palazzo comunale è invece più austero, sebbene gli archi e la torre richiamino sempre quella memoria gotica della vicina cattedrale.
Palazzo Piccolomini, di proprietà della famiglia del Papa, presenta un bugnato possente che nasconde, al suo interno, loggiati più leggeri e un bel giardino rinascimentale.
Molto più semplice e austero il piccolo Palazzo Borgia, regalo di Pio II al suo amico cardinale spagnolo, il futuro papa Alessandro Borgia. Attualmente è la sede del vescovo e del Museo Diocesano.
Pienza è famosa per le sue chiese di campagna, le cosiddette “pievi”.
Molte sono medievali, altre risalgono al XVII e XVIII secolo.
Tra le più belle da vedere:
Per ammirare il grande complesso monastico del Cinquecento, Sant’Anna in Camprena bisogna prenotare una stanza. Perché oggi è diventato un affascinante agriturismo e domina ancora la valle come in passato.
Molto bello invece il Romitorio, uno dei più antichi conventi di eremitaggio della Toscana. Scavato nella roccia, risale agli inizi del XIV secolo e comprende più vani affacciati sul panorama di Val d’Orcia.
Ma un itinerario nei dintorni di Pienza comprenderà anche la visita ai suoi castelli.
Il bellissimo castello di Spedaletto (XII secolo rimaneggiato nel 1446), il suggestivo Castelluccio dei Bifolchi (XIII secolo) e il ben più moderno castello di Cosona con facciata restaurata a inizio XX secolo.
Si arriva a Pienza tramite autostrada A1 con uscita Chiusi-Chianciano Terme e proseguendo per Chianciano per altri 30 km. Oppure, scendendo da Firenze si passa dalla Valdichiana proseguendo per 20 km. Da Siena percorrerete la Statale 2.
Chi arriva in treno scenderà alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme e da lì proseguirà con le linee bus regionali.
Gli aeroporti di riferimento sono Firenze e Pisa.
Se non vedi l’ora di visitare la cittadina di Pienza e le sue attrazioni ti consigliamo di concederti un soggiorno di relax immerso nella campagna toscana e di raggiungere Pienza in giornata, da Villa Campestri Olive Oil Resort dista circa due ore!
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